Fondamentale, afferma Joseph Ratzinger, è il dialogo con le altre religioni, "una condizione necessaria per la pace nel mondo, e pertanto un dovere per i cristiani come pure per le altre comunità religiose". Un dialogo che non tratterà le grandi questioni della fede, ma si concentrerà sulla responsabilità e la convivenza politica e sociale di cittadini di un mondo comune, e che "non ha di mira la conversione, bensì la comprensione" dell'altro, che rimane comunque all'interno della propria identità teologica.
Vengono inoltre menzionati i viaggi in Messico e a Cuba come momenti memorabili nell'ambito del suo ministero petrino, sottolineando come la profonda devozione dei fedeli abbia rappresentato attimi di conforto di fronte alle situazioni travagliate che hanno caratterizzato gli ultimi dodici mesi.
La presenza del Pontefice nei media e nei social network continua con tre nuovi interventi su Twitter, in cui ripropone alcune frasi pronunciate nel discorso: "al termine dell'anno, preghiamo che la Chiesa, nonostante i suoi limiti, cresca sempre di più come casa di Dio", scrive Benedetto XVI. "Noi non possediamo la Verità - recita il secondo tweet - è la Verità che possiede noi. Cristo, che è la Verità, ci prende per mano". Conlude infine che "quando neghi Dio, neghi la dignità dell'uomo. Chi difende Dio, sta difendendo l'uomo".
(21 dicembre 2012)
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